Lo scenario post-digitale, caratterizzato dall’espansione di tecnologie che interagiscono con l’uomo, suggerisce una rinnovata idea del gioco come strumento cognitivo, o anche liberamente ideato, come fine a sé stesso. In questo contesto, si rende necessario ritrovare in forma semplice e diretta una filosofia del gioco. Il saggio si apre con l’introduzione di Francesco Lutrario, per poi immergersi nel pensiero dei filosofi che scorre piacevolmente, con un linguaggio fluido e comprensibile. Il testo, scritto a quattro mani da Brunella Antomarini e Daniela Movileanu, è accompagnato dalla divertente e acuta rappresentazione figurativa dei filosofici, illustrata dall’abile tratto di Marc. Eraclito di Efeso, Platone, Aristotele, Leonardo, Kircher, Adam Smith, Immanuel Kant, Friedrich Schiller, Charles Sanders Peirce, Friedrich Nietzsche si ritrovano nelle stesse pagine a dissertare sul gioco, ponendo le basi per una prima forma di ludologia.

Brunella Antomarini insegna estetica e filosofia contemporanea alla John Cabot University di Roma. Ha una formazione pluridisciplinare che va dall’epistemologia contemporanea, all’antropologia, al post-umanesimo.

Francesco Lutrario è docente responsabile e membro del comitato scientifico del GamificationLab Sapienza di Roma, docente del Dipartimento di informatica della Sapienza e del corso di game & gamification design di Unitelma Sapienza. È designer di applicazioni di gamification, giochi, simulazioni digitali e process digital twin.

Annalisa Maniscalco, nata in Sicilia, ha studiato lettere presso Sapienza, Roma Tre e Sorbonne e si è specializzata in drammaturgia all’Accademia “Silvio d’Amico”. Sceneggiatrice e autrice di due romanzi per i tipi di Giulio Perrone Editore, lavora da più di dieci anni nel campo dell’editoria e nel 2019 è entrata nella squadra di tab edizioni.